Dal 30 maggio 2025 è in vigore la Legge n. 78/2025 (conversione del DL 39/2025), che ha aggiornato l’obbligo assicurativo per le imprese introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023). Secondo la normativa, tutte le imprese italiane iscritte al Registro delle Imprese devono stipulare una polizza assicurativa contro i rischi catastrofali per proteggere i beni materiali aziendali da eventi naturali come terremoti, alluvioni, frane e inondazioni.
L’obbligo riguarda i beni iscritti nell’attivo patrimoniale – sezione B-II, numeri da 1 a 3 – ovvero immobili, impianti e attrezzature.
Scadenze per stipulare la polizza in base alla dimensione aziendale
Per agevolare l’adeguamento, sono previste scadenze differenziate:
• Grandi imprese: obbligo entro il 31 marzo 2025, con una moratoria di 90 giorni senza sanzioni
• Medie imprese: obbligo entro il 1 ottobre 2025
• Piccole e micro imprese: obbligo entro il 31 dicembre 2025
Questa modulazione permette anche alle imprese meno strutturate di adeguarsi senza penalizzazioni.
Quali beni devono essere coperti dalla polizza catastrofale
Le imprese devono assicurare tutti i beni strumentali utilizzati per l’attività, inclusi:
• Fabbricati e terreni (compresi impianti e strutture)
• Macchinari e attrezzature industriali
• Beni in leasing o in affitto operativo, se impiegati nell’attività
Sono invece esclusi:
• Immobili abusivi non sanati
• Veicoli registrati al PRA
• Beni immobili ancora in costruzione
Requisiti minimi delle coperture assicurative contro rischi catastrofali
Le polizze assicurative devono includere:
• Copertura per terremoti, alluvioni, inondazioni, frane
• Franchigia o scoperto massimo del 15% per coperture fino a 30 milioni di euro
• Indennizzo minimo del 70% per somme assicurate tra 1 e 30 milioni
• Libertà negoziale per coperture superiori a 30 milioni di euro
Le grandi imprese con fatturato superiore a 150 milioni di euro e almeno 500 dipendenti possono superare i limiti su scoperti e franchigie.
Valore assicurabile dei beni
I beni vanno assicurati con i seguenti criteri:
• Immobili: valore di ricostruzione a nuovo
• Beni mobili: costo di sostituzione
• Terreni: costo per il ripristino delle condizioni originali
Conseguenze per le imprese che non rispettano l’obbligo
Le imprese che non stipulano una polizza rischi catastrofali saranno escluse da qualsiasi forma di aiuto pubblico, finanziamento o contributo, anche in caso di emergenze naturali (per tutte le agevolazioni e gli incentivi consultare il sito www.agevolazioni.org)
• Grandi imprese: sanzioni dal 30 giugno 2025
• Medie imprese: sanzioni dal 1 ottobre 2025
• Piccole e micro imprese: sanzioni dal 1 gennaio 2026
Controllo sui premi assicurativi e limiti per le compagnie
Il mercato sarà monitorato da IVASS in collaborazione con il Garante per la sorveglianza dei prezzi. Le compagnie assicurative non potranno rifiutarsi di offrire coperture conformi agli standard richiesti dalla legge.
Soluzioni alternative e collettive per le PMI
Le piccole imprese possono:
• Aderire a polizze collettive promosse da associazioni di categoria o reti d’impresa
• Adeguare una polizza già attiva aggiungendo la clausola di copertura per rischi catastrofali al rinnovo
Cosa deve fare oggi un’impresa per adeguarsi
1. Verificare la propria classificazione (grande, media, piccola)
2. Individuare tutti i beni materiali strumentali da assicurare
3. Confrontare le offerte assicurative disponibili sul mercato
4. Scegliere una copertura che rispetti i criteri minimi stabiliti dalla legge
5. Valutare soluzioni collettive o consortili per ottimizzare costi e tempi
6. Stipulare o aggiornare la polizza entro le scadenze previste
Perché la copertura contro rischi catastrofali è oggi fondamentale
L’intensificarsi degli eventi climatici estremi rende urgente una gestione responsabile dei rischi. Questa normativa:
• Rafforza la resilienza del sistema produttivo italiano
• Riduce l’impatto delle calamità sui bilanci pubblici
• Promuove la cultura della prevenzione e dell’assicurazione
Le polizze contro rischi catastrofali per le imprese sono uno strumento essenziale per garantire continuità operativa, accesso ai fondi pubblici e protezione del patrimonio aziendale.
Per ogni informazioni potete inviare il vostro quesito a info@agevolazioni.org
Lascia un commento